Arriva l'Immacolata...il che vuol dire che per chi vive a Milano si presenta un bel ponte di quattro giorni. La città si svuota e noi decidiamo di visitare la Francia, in particolare la Provenza.
Ecco...dal punto di vista paesaggistico, io e questa zona della Francia non abbiamo stretto una calorosa amicizia...anche perchè di caloroso non c'è stato un bel niente! Pioggia e vento freddo hanno reso la nostra visita un po' ostica.
Certamente, è stata un'ottima occasione per infilarci in ogni caffetteria e bistrot per un turismo di natura gastronomica.
Non c'è bisogno che scriva che croissant, crêpes e macarons non hanno trovato scampo. Mi è piaciuta molto l'idea di crêpes pret-a-porte: tante finestrelle che si affacciano sulle strade principali, dove donnine con i cappelli natalizi preparano questo piatto dolce e salato seduta stante. Personalmente, ho fatto incetta di quelle salate, gustosissime e a base di formaggio di capra. Sui croissant, niente da dire! La pasta, leggera e friabile, è preparata senza condimenti.
Niente a che vedere con le brioches di cartone che spacciano qui a Milano! Un morso e il cornetto si sfalda come se addentassi una nuvola di fumo! Ergo, dal punto di vista dello street food, Avignone ha avuto pollice alto!
La Provenza è poi nota per le ostriche e per l'uso smisurato che se ne fa! In qualsiasi gastronomia o supermercato, trovi questo mollusco in tutte le pezzature possibili a prezzi molto convenienti! Per me che sono leccese, acquistare le ostriche allo stesso prezzo con cui in Salento si acquista la cozza nera è stato veramente choccante. Poi, mio marito ne è golosissimo (io no) ed in una sera ne ha mandate giù più di 20! Non abbiamo avuto ritorsioni gastro-intestinali (...per fortuna)!
Un assaggio di cucina francese gourmet ce lo siamo concesso a Aix-en-Provence. Abbiamo scelto il Licandro Le Bistrot, piccolo ristorante, presente nella maggior parte delle guide del posto. Atmosfera raccolta, arredamento di design, bagno curato e arredato fantasticamente, personale gentile e paziente nel tradurci gli ingredienti in una lingua comprensibile. Ma veniamo al menu. La mia scelta è ricaduta su un cappuccino di Maïs e Royal di Fois Gras. Si tratta di un antipasto composto da una sorta di polenta liquida nel quale viene annegato il fois gras.
Un piatto insolito, ma delicato e gustoso. Grazie a questo strano cappuccino ho capito che il fois gras (patè di fegato d'oca), fiore all'occhiello della cucina francese, a me non piace...una consistenza gelatinosa a fronte di un gusto molto piccato. Forse un cucchiaio si regge...due no! Mi spiace per i cultori del genere...ma, anche da questo punto di vista, io e la Francia proprio non abbiamo legato!
Le porzioni erano giuste e i prezzi in linea con qualsiasi ristorante milanese. In Francia, o almeno in questa zona, poi, non puoi avere sorprese sul conto, poichè è costume ordinare per formula...come fosse un menu fisso. Paghi a seconda di quanti piatti mangi (antipasto+piatto principale, ad esempio), indipendentemente di quello che scegli dal menu! In soldoni, ho mangiato un antipasto, un piatto principale e il dolce, senza vino, ed ho speso poco più di 30 euro.
Comunque, gli altri piatti, tra carne e pesce, invece, hanno ricevuto il plauso di mio marito e degli amici che ci accompagnavano! Quindi, in definitiva, gusto personale a parte, vi consiglio di farci un salto:
Licandro Le Bistrot
18 rue de la Couronne
Aix-en-Provence
Intanto, condivido qualche foto per farvi venire un po' di languorino!
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Foto: Fornelli & Ricette.