Il rosolaccio è una pianta spontanea, conosciuta particolarmente nel territorio salentino, dove prende il nome di paparina. Altro non è che la pianta verde alla base del papavero, adatta ad essere raccolta e cucinata nel periodo di gennaio. Impariamo a prepararla.
PREPARAZIONE | DIFFICOLTÀ | PORZIONI |
30 min di mondatura + 30 min di cottura | Bassa | 4 persone |
INGREDIENTI: | |
Paparina o rosolaccio | 2 kg |
Olio d'oliva | 2 cucchiai circa |
Aglio | 1 spicchio |
Sale | q. b. |
Peperoncino fresco o secco | q. b. |
Olive nere celline | Una manciata |
STRUMENTI: | |
Casseruola |
Lavate copiosamente e private delle foglie esterne la verdura. Se il torsolo è molto spesso, incidetelo con il coltello in quattro parti, per garantire una cottura uniforme. In una casseruola, soffriggere l'aglio nell'olio d'oliva a fuoco medio. Una volta dorato, spostate la padella dal fuoco ed aggiungete il peperoncino fresco, facendolo sfrigolare per qualche secondo. Con questo accorgimento eviterete al peperoncino di bruciare.
Una volta rosolato, potete continuare la preparazione sui fornelli, aggiungendo la verdura, scolata grossolanamente. Rimestate un paio di volte, abbassate il fuoco e coprite con un coperchio, in modo da far cuocere la verdura con la propria acqua di vegetazione. Quando il rosolaccio avrà perso la metà del suo volume, potrete salare a piacere e aggiungere le olive. Per verificare la cottura, potete utilizzare una forchetta. Se il torsolo della verdura si infilzerà facilmente, allora la paparina sarà pronta.
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