I taralli sono i bruscolini del sud Italia e costituiscono delle ciambelline di pane senza lievito. Vino rosso e taralli erano il modo tipico di accogliere gli ospiti a casa dei contadini salentini. Ne esistono diverse versioni e dimensioni, al vino o al latte ma, in particolare, quelli salentini si distinguono dagli altri del sud Italia per il fatto di essere piccolini.
Tutte le ricette che ho trovato in rete prevedono l'utilizzo della farina 00. Il tarallo è un prodotto molto antico e, molti anni fa, la farina raffinata non esisteva. Quindi, sebbene adesso si faccia un uso sconsiderato della qualità 00, io preferisco la farina di grano duro per le ricette tradizionali, poichè era quella maggiormente utilizzata dai contadini.
Oggi, nei panifici troviamo un'infinità di varianti, da quelli di grano riarso a quelli con la cima di rapa, ma la ricetta classica prevedeva fondamentalmente due condimenti: i taralli ai semi di finocchio e quello al pomorodo.
PREPARAZIONE | DIFFICOLTÀ | PORZIONI |
30 minuti per l'impasto + 30 minuti prima cottura + 20 minuti la seconda cottura (almeno due ore di riposo tra le cotture) | Medio | dipende dalle dimensioni |
INGREDIENTI: | |
Farina di semola rimacinata | 500 gr |
Olio d'oliva | 125 gr |
Vino bianco secco | 125 gr circa |
Concentrato di pomodoro | 2 cucchiai |
Sale | 1 cucchiaino |
Peperoncino in polvere | dipende dai gusti e da quanto picca |
Origano | 1 cucchiaino |
STRUMENTI: | |
Casseruola | Setaccio |
Spianatoia | Teglia da forno |
Schiumarola | Panni di cotone |
Come tutti gli impasti all'olio, si ha bisogno di braccia forti e lavoro duro. Disponete a fontana la farina setacciata sulla spianatoia. Praticate un foro al centro e aggiungete il concentrato di pomodoro, il sale, il peperoncino e l'origano. Impastate man mano con l'olio. Sgranate la farina oliata, strofinandola sui palmi delle mani. Una volta assorbito l'olio, continuate ad aggiungere gradualmente il vino e impastate. Il risultato dell'impasto deve essere liscio e compatto. Impastate a lungo ed energicamente. Fate riposate per una mezz'ora.
Ricavate dal panetto dei pezzi più piccoli, che lavorerete per formare dei cordoni di circa un centimetro di diametro. Dai cordoni dovete ricavare i tarallini. Arrotolate il cordone attorno alla punta del dito indice. Quando la pasta si sovrappone, pizzicatela in modo che si saldi e si stacchi dalla restante massa. Sfilate il tarallino come fosse un anello. Gli impasti all'olio sono difficili da lavorare, ma hanno il pregio di non appiccicare.
Proseguite fino alla fine dell'impasto. A questo punto, in una casseruola capiente, portate a bollore l'acqua. Immergete pochi taralli alla volta. Quando tornano in superficie, raccoglieteli con una schiumarola e adagiateli su un canovaccio asciutto di cotone. Proseguite con tutti i taralli.
A questo punto, devono asciugare e raffreddare. Possono essere infornati anche dopo mezza giornata. Preriscaldate il forno a 200°C. Informate per circa 30 minuti. Sfornate ben dorati. Conservate in una recipiente a chiusura ermetica, completamente freddi.
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