Da buona terrona che vive a Milano, applico pedissequamente tutti i preconcetti sul cibo, tipici di chi viene dal Sud!
"Da noi si mangia meglio..."
"Ehhh ma la verdura ha più sapore..."
Ma soprattutto: "Perchè devo mangiare pesce a Milano, quando posso aspettare di tornare a casa e gustarlo in riva al mare? "
Ecco! Io appartengo fermamente ed ingiustificatamente alla seconda categoria! Ingiustificatamente, perchè, dopo circa 9 anni di adozione meneghina, l'anno scorso ho ceduto alla tentazione di un plateau di frutti di mare crudi in un ristorante milanese...ed erano buonissimi e di elevata qualità! Poi...sono subito tornata nei miei pregiudizi e non l'ho fatto più!
Tutto questo per introdurre uno dei pochi peccati di gola che mi concedo lontana dalla terra natia, legato ai frutti di mare: il sautè di cozze! Alla maniera di casa mia, cioè con il pomodoro e il pane di grano duro fritto.
A voi la semplicissima ricetta!
PREPARAZIONE | DIFFICOLTÀ | PORZIONI |
15 minuti di pulizia + 15 minuti di cottura | Bassa | 6 persone |
INGREDIENTI: |
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Iniziamo con una nota sui crostoni. Il Salento è noto per l'accompagnamento di molti piatti con il pane fritto nell'olio d'oliva! Sono buonissimi, ma perchè il risultato sia ottimale bisogna utilizzare il pane di grano duro che ha una mollica molto compatta. Questa tipologia di mollica permette che il pane non assorba e si impregni d'olio.
Dato che il pane di grano duro non è facilmente reperibile (io lo faccio in casa...) si può usare qualsiasi altra tipologia, ma è più indicata la cottura al forno o sulla griglia. Per il forno, disponete due fette di pane per ogni commensale sulla placca. Condite con origano, sale e un filo d'olio. Infornate a 180° fino alla doratura della superficie.
Passiamo ai mitili. La riuscita del piatto dipende dalla qualità del frutto di mare. Scartate tutte le cozze che hanno un cattivo odore, che hanno la valva aperta oppure rotta. Con l'ausilio di una retina, strofinate la conchiglia per eliminare le impurità e strappate il bisso, che è la barbetta filamentosa che esce dal lato della cozza. Contrariamente a quanto si trova in rete, la cozza non contiene sabbia quindi non ha bisogno di essere spurgata. Ma, se voleste essere meticolosi, mettete a bagno in abbondante acqua con un cucchiaio di sale grosso e lasciatele per una mezz'oretta.
Nel frattempo, tritate l'aglio finemente e rosolatelo in un fondo di olio d'oliva. Aggiungete i pomodorini tagliati a tocchetti e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Fate appassire spolverando di pepe e origano. A questo punto, alzate la fiamma e traferite le cozze nella padella. Saltate per bene in modo che il condimento penetri nella conchiclia. Coprite con il coperchio e lasciate cuocere finchè i mitili non saranno tutti aperti. Una volta pronte, spolverate con prezzemolo fresco tritato.
Se qualche conchiclia non si è aperta durante la cottura, eliminatela. Servite tiepido o freddo, accompagnato da crostoni di pane fritto.
Foto: Fornelli & Ricette
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